E’ la stagione dei cavoli, portiamoli in tavola in tutte le loro varietà e colori!
INGREDIENTI (per 4 persone):
320 gr di tagliatelle di riso integrale
mezzo cavolfiore arancione di medie dimensioni
olio extravergine di oliva q.b.
zenzero macinato q.b.
Portate ad ebollizione l’acqua. Nel frattempo cucinate al vapore il cavolfiore. Mentre la pasta cuoce secondo le indicazioni della confezione, in un pentolino frullate il cavolfiore con un cucchiaio di olio extravergine, un pizzico di sale e un paio di cucchiai di acqua di cottura fino ad ottenere una pourea. Scolate la pasta e spadellata con la crema di cavolfiore. Servite con una spolverata di zenzero in polvere.
L’inverno è la stagione delle crucifere e i negozi si riempiono di cavoli di ogni tipo. Negli ultimi anni è facile imbattersi in particolari cavolfiori dai colori davvero accattivanti, viola, gialli, verdi e arancioni.
Ricchi di vitamina C, antiossidanti e antinfiammatori sono nostri alleati per combattere i malanni di stagione, ma ognuno di loro ha delle caratteristiche particolari.
Con sfumature che vanno dal giallo crema fino all’arancio vivace, questo tipo di cavolo è noto in America con il nome "cheddar cauliflower", proprio per la sua colorazione che rimanda al famoso formaggio per cui gli americani vanno pazzi.
Il cavolfiore arancione venne scoperto in una piantagione in Ontario (Canada) nel 1970 da un contadino che ne trovò uno in mezzo agli altri cavoli bianchi.
Da allora, grazie ad una serie di incroci, si è ottenuta una varietà stabile che è stata poi introdotta nel mercato. Recentemente si è scoperto che questa particolare colorazione è il risultato di una mutazione genetica spontanea (quindi niente a che vedere con gli OGM) che permette all’ortaggio di trattenere una maggiore quantità di beta-caroteni.
Il suo colore, infatti, lo deve al betacarotene in eccesso immagazzinato tra le sue inflourescenze e questo gli conferisce circa un 25% in più dell’importante precursore della vitamina A rispetto al comune cavolfiore bianco.
Il suo sapore?
Simile a quello tradizionale, ma forse con una nota leggermente più dolce e una consistenza più tenera.
Ho condito queste delicate tagliatelle di riso integrale con questa delicata pourea, strategia ottima per fare mangiare questo ortaggio anche a bambini e ragazzi, spesso poco amanti dei caolfiori.
Una idea per un primo piatto colorato, saporito e nutriente!