Fantasia e semplici accorgimenti per creare piatti vegetali a prova di bambino.
Nell’alimentazione dei più piccoli è importante dare spazio ai cibi vegetali.
Frutta e verdura in particolare apportano quei nutrienti utili per la crescita, per uno sviluppo armonioso, per dare energia e colmare eventuali carenze.
Più facile a dirsi che a farsi, poiché quando portiamo in tavola una terrina di insalata o un piatto di zuppa, o quando per colazione al posto della merendina proponiamo una macedonia... è guerra!
Capricci, rifiuto di mangiare, genitori che insistono e non demordono, bambini che piangono e la frutta e la verdura finiscono dappertutto fuorché in bocca. Inutile e dannoso costringerli se in famiglia nessuno dà loro il buon esempio.
L’abitudine di consumare alimenti vegetali va prima costruita tra le mura domestiche. Una spremuta per colazione, un frutto da portare a scuola e a lavoro, una insalata per iniziare il pasto, sono l’abc per costruire delle sane abitudini alimentari.
Non possiamo ritenere i nostri bambini diffidenti o capricciosi, se i primi a non mangiare la frutta e la verdura siamo noi.
I bambini apprendono per imitazione e non potranno mai accettare questi alimenti se non vengono visti abitualmente nel piatto, tra le mani dei genitori, nel carrello della spesa, lavati, tagliati e...usati!
Purtroppo il dato di fatto è questo, i bambini italiani non amano la frutta e la verdura, le famose 5 porzioni al giorno raccomandate sono ancora un miraggio e solo il 25 per cento dei bambini sembra rispettare questa regola, ma, a quanto dicono i più recenti studi, anche gli adulti non ne mangiano a sufficienza.
Quindi, tutto torna!
Come far entrare in casa la frutta e la verdura e soprattutto, come renderle piacenti ai nostri figli e, aggiungo, anche a noi?
Ecco alcune idee...
1. Andare dal fruttivendolo o al mercato. Per stimolare senso pratico e curiosità, non c’è niente di meglio che fare la spesa insieme dal fruttivendolo o tra i banchi del mercato. Lì frutta e verdura hanno un aspetto più invitante e si possono vedere, toccare e scoprire meglio rispetto alle confezioni già pronte del supermercato.
2. Adoperare i sensi. I bambini hanno bisogno di prendere in mano, annusare, provare. Perché non chiedere il loro aiuto per asciugare le foglie dell’insalata, per staccare i chicchi d’uva, per tagliare a pezzetti il melone, per togliere i semi dell’anguria, per decidere come tagliare le carote o per schiacciare la patata con la forchetta?
3. Giocare con i colori. Il pasto può diventare un momento di gioco in cui, ad esempio, trasformare il piatto in una tavolozza di colori. Il mondo dei vegetali rende facile questo compito e ciò che resta da fare è sfoggiare i colori sgargianti di questi alimenti per un pranzo tutto verde, una cena tutta rossa o una colazione multicolor!
4. Impiattare con fantasia. Si può decorare insieme i piatti creando composizioni allegre e dando vita a personaggi e storie. Delle fettine di banana possono diventare le ruote di una macchina, una manciata di germogli i capelli di una persona, una fetta di zucchina il tronco di un albero, una fetta di melone una barchetta che naviga in un mare di mirtilli.
5. Usare cibi amici. Se nonostante il clima di gioco e di divertimento i piccoli fanno fatica ad assaggiare i piatti che hanno creato, può venire in soccorso un cibo amico, un cibo cioè che piace e che dà sicurezza. Se amano la banana, usiamo questa come base di tante macedonie e frullati per far scoprire loro nuovi frutti. Se sono legati ai loro biscottini, usiamoli per spalmare delle creme di frutta, se a loro piacciono le patate usiamo quelle per fare crocchette insieme ad altre verdure, per fare una insalata fredda arricchita di mille colori!
6. Spiegare e raccontare. I bambini hanno bisogno di capire. Non servono trattati scientifici o convegni salutistici. E’ sufficiente spiegare loro che con questi alimenti avranno più energia per giocare e potranno crescere sani e forti.
Qualunque sia il trucco, la cosa importante è che in tavola non manchi mai il sorriso. L’atteggiamento positivo degli adulti, siano essi genitori o insegnati, è l’ingrediente decisivo per consolidare nel tempo la sana abitudine di consumare frutta e verdura.