Alla scoperta dei sapori della Tuscia, con un piatto di squisita genuinità!
INGREDIENTI (per 4 persone):
1 kg di patate della Tuscia
200 gr circa di Fagioli del Purgatorio Azienda agricola agrituristica bio Predio Potantino
sesamo nero q.b.
prezzemolo q.b.
sale fino integrale q.b.
olio extravergine di oliva per condire
Pulite e sbucciate le patate, tagliatele a piccoli pezzi e cucinatele al vapore per circa 15 minuti. Una volta pronte mescolatele con i Fagioli del Purgatorio. Questo antico legume non necessita di ammollo, ma se ne avete la possibilità, metteteli ugualmente in ammollo la sera prima insieme a del rosmarino oppure dell’alloro o un pezzetto di alga kombu per aumentarne la digeribilità, al mattino sciacquateli. Cuociono a fuoco basso poiché altrimenti una forte ebollizione potrebbe danneggiarli per circa un’ora. Nell’acqua di cottura aggiungete alloro, rosmarino e salvia. Condite il piatto di patate e fagioli con sale fino integrale, olio extravergine di oliva, prezzemolo fresco tritato e un paio di cucchiai di semi di sesamo nero.
I Fagioli del Purgatorio!
Sono sicura che per molti di voi rappresentano una novità. Lo è stato anche per me, abituata ai tradizionali e diffusi fagioli borlotti e cannellini, nello scoprire, una volta arrivata in Lazio, questo antico legume.
Sono coltivati nella Tuscia viterbese in particolare nella zona di Gradoli e nei comuni limitrofi della provincia di Viterbo.
Sono chiamati Fagioli del Purgatorio poiché costituiscono una delle portate del tipico Pranzo del Purgatorio che da circa mezzo secolo propone lo stesso menù e riunisce migliaia di commensali con l’obbiettivo simbolico di salvare le anime del Purgatorio prima dell’inizio della Quaresima. Questo fin dal 1600 ogni mercoledì delle Ceneri!
Questi legumi erano, però, già apprezzati e coltivati dagli etruschi per la loro capacità ricostitutiva del suolo e per il loro valore nutrizionale. Li consumvano triturati come codimento da accompagnare alla carne.
Questo fagioli sono piccoli, bianchi e rotondi con un sapore molto delicato e la buccia sottile. Questo li rende particolarmente digeribili anche da chi soffre di meteorismo o colite e solitamente mal digerisce i legumi!
La peculiarità di questo legume deriva sia dalle tecniche tradizionali di coltura, che non prevedono l’uso di prodotti chimici, sia dal terreno vulcanico. Sia la semina che la raccolta vengono ancora oggi eseguite a mano.
Nella ricetta tradizionale i Fagioli del Purgatorio sono lessati in acqua aromatizzata con aglio, salvia, alloro e poco sale e conditi con olio extra vergine di oliva, sale e pepe.
E’ proprio così che ho pensato di proporveli, nella loro semplice bontà, accompagnati con delle patate per rendere il piatto completo, saziante e molto gustoso. La nota in più è data dai semi di sesamo nero, per un piacevole effetto cromatico, ma anche per arricchire di preziosi grassi buoni, minerali quali calcio in primis ed antiossidanti.
Una ricetta naturalmente senza glutine per portare in tavola e tornare ad apprezzare la naturale semplicità delle cose!
Ho scelto la qualità dell’azienda agricola agrituristica Predio Potantino, un’azienda agricola di quasi 40 ettari a regime biologico e a conduzione familiare dove si coltivano altri legumi locali come i fagioli verdolino e ciavattino, ceci del Solco dritto, le cicerchie e le lenticchie di Onano oltre che il famoso Aglio Rosso di Proceno, grani antichi, grano saraceno e mais.