Un viaggio culinario da Napoli, passando per Africa e Giappone!
INGREDIENTI (per 4 persone):
350 gr di spaghetti Mais e Teff
aglio q.b.
olio extravergine di oliva q.b.
semi di sesamo nero q.b.
pepe q.b.
Cucinate brevemente gli spaghetti e scolateli al dente. Completate la cottura in una padella dove avrete rosolato uno o più spicchi d’aglio in poco olio, aggiungete dell’acqua di cottura e continuate a spadellare. Servite con una spolverata di semi di sesamo e, se gradito, completate con peperoncino o pepe!
Certe ricette in una casa non mancano mai, soprattutto quelle veloci e che accontentano tutti, come il classico aglio, olio e peperoncino. E’ una ricetta napoletana, nata come rivisitazione in chiave povera degli spaghetti con le vongole. Si narra che a questo piatto, per dare un po’di sapore di mare, si aggiungessero dei sassolini raccolti sulla spiaggia.
Sono diverse le rivisitazioni di questo piatto, da quella che prevede il prezzemolo a quella con le acciughe o con la mollica di pane.
La mia versione è sicuramente originale e moderna!
Servono solo due nuovi ingredienti: una saporita e nutriente pasta al teff, l’antichissimo cereale africano e i semi di sesamo nero, quelli usati in Giappone dagli chef per foderare il sushi.
Più che una ricetta, oserei dire un vero e proprio viaggio da Napoli, all’Africa fino al Giappone, per una esperienza culinaria di sapore e colore!
I semi di sesamo sono una preziosa fonte di grassi monoinsaturi, quelli buoni che proteggono il sistema cardiovascolare e dall’azione anticolesterolo.
Questi semi minuscoli sono soprattutto una fonte importante di calcio con un contenuto di circa 900-1000 mg ogni 100 g, di molto superiore ad esempio alla rucola (300 mg), alle mandorle (265 mg) o al cavolo nero (139 mg).
Non mancano poi le vitamine, in particolare E e del gruppo B, magnesio, zinco e selenio. Rispetto al sesamo bianco, quello nero ha un contenuto extra di antiossidanti rendendo questo semplice ingrediente un vero integratore per una ricarica di energia e sostegno nei periodi di stanchezza o convalescenza.
Una ricetta semplice e salutare (fate attenzione a non usare troppo olio in cottura, mi raccomando!) per un pranzo o una cena energetica e facilmente digeribile, ricca di proteine e di fibre!