Un classico, rivisitato in chiave moderna e naturale.
INGREDIENTI (per 4 persone):
400 gr di riso Nano Vialone Veronese IGP (Riso Melotti)
800 ml circa di acqua
200 gr circa di zucca
3 manciate di germogli di ravanello rosa
2 rametti di rosmarino olio extravergine di oliva q.b.
In una pentola versate la zucca grattugiata e i rametti di rosmarino. Versate l’acqua e portate in ebollizione, regolate di sale ed aggiungete il riso. Coprite la pentola, abbassate il fuoco e lasciate cucinare per circa 17-18 minuti fino a che il riso avrà assorbito tutta l’acqua. Mescolate solo di tanto in tanto e non continuamente per non "stressare" il riso. Vedrete, rilascerà l’amido durante la cottura e non si attaccherà alla pentola! Una volta assorbita l’acqua spegnete il fuoco e mantecate con 2-3 cucchiai di olio extravergine di oliva. Servite e ricoprite con una manciata di germogli di ravanello rosa.
Chi non ha mai mangiato il risotto?
Simbolo del riso all’italiana, è un piatto che rappresenta il nostro paese nel mondo. Le varietà più conosciute ed usate per realizzarlo sono l’Arborio, il Carnaroli e il Vialone Nano. Ho scelto proprio quest’ultimo per la mia ricetta, il Nano Vialone Veronese IGP.
E’ un riso tipicamente veneto, coltivato esclusivamente in provincia di Verona, proprio come nell’azienda agricola Riso Melotti di Isola della Scala. Questo riso, secondo quanto si attesta, risulterebbe essere nato nel 1937dall’incrocio di due varietà, il riso Vialone Nero e il Nano, grazie all’ing. Sampietro.
E’ un riso pregiatissimo, perfetto per i risotti grazie alla forma tonda, alla dimensione media e soprattutto alla ricchezza di amido che regala naturale cremosità al risotto. Per valorizzare questa sua caretteristica, infatti, è sempre meglio cucinarlo per assorbimento e non tostare il riso ad inizio cottura. Assorbe bene il condimento e tiene bene la cottura.
La famiglia Melotti segue direttamente ogni singola fase di produzione, dalla coltivazione in campagna alla lavorazione, fino al confezionamento ed alla vendita diretta del prodotto.
La cosa fondamentale, infatti, è scegliere sempre un prodotto artigianale e di qualità, a km0, con una fileria corta, per evitare il rischio di trovare spiacevoli quanto dannose sorprese. La pincipale differenza tra un riso aritigianale ed un riso industriale sta proprio nella filiera corta e nel seguire ogni fase della produzione, compresa la raccolta e l’essiccazione, fasi importantissime per definire poi la qualità del prodotto. Inoltre, come in questo caso, si ha la garanzia di un vero Riso Vialone Nano di qualità perchè arriva da semente scelta.
Il riso bianco contiene indubbiamente meno nutrienti rispetto a quello integrale, meno fibre e un maggior indice glicemico, ma si può ovviare a tutto questo in modo molto semplice, senza rinunciare alle nostre tradizioni. Rimane comunque una carezza delicata per il nostro intestino, specialmente se infiammato da intolleranze, allergie o disordini alimentari. Mentre il riso cuoce facciamo il pieno di enzimi, fibre e vitamine con una bella insalata mista e poi scegliamo un condimento ricco di nutrimento e vitalità.
Ho scelto per questo la zucca. Ingrediente tipico da risotto, arricchisce di fibre, vitamina A e minerali il nostro piatto. A questo ho aggiunto i germogli di ravanello rosa, fonte di vitamina C, remineralizzanti, antisettici e diuretici.
Un abbinamento che crea un piacevolissimo contrasto cromatico, un gustosissimo alternarsi ed integrarsi di opposti sapori, per lasciarsi travolgere da una ondata di bontà.