Perché e come portare in tavola questi dolcissimi frutti.
I fichi, dolci, anzi dolcissimi regali della natura.
Lo sapete però che non sono poi così calorici come ci hanno sempre fatto credere? Uva ad esempio e ancor più mandarini lo sono di più (i mandarini hanno circa 70 calorie ogni 70 gr di peso contro i circa 47 dei fichi).
Bianchi, neri o viola, piccoli come bon bon oppure grossi e carnosi.
I migliori sono sicuramente quelli del nostro albero di casa, ma se non abbiamo la possibilità di possederne uno, i banchi del mercato ce li rendono facilmente reperibili.
Da un punto di vista nutrizionale i fichi sono un concentrato di minerali quali ferro, magnesio, potassio e calcio oltre che vitamine del gruppo B e vitamina C.
Contengono importanti enzimi digestivi e per questo vi consiglio il loro consumo così, al naturale, anche per beneficiare della vitamina C, da mangiare una mezz’ora prima del pasto oppure da aggiungere a una insalata mista con finocchi e rucola per preparare lo stomaco alla digestione.
La ricchezza di fibre, inoltre, rende questi frutti un goloso rimedio per attivare l’intestino e ripulirlo in vista dell’autunno.
Questi frutti hanno anche delle proprietà antinfiammatorie.
Ricordatevi di loro in caso di ascessi e foruncoli da trattare con la polpa del frutto. Sono anche molto utili in caso di infiammazioni polmonari e urinarie, ma anche febbre, colite e gastrite.
E’ la dolce bontà però, ad allietare i sensi, a soddisfare quella voglia di dolcezza tipica di quando le giornate iniziano a farsi più corte, le serate più fresche, a regalare quella naturale coccola necessaria per scacciare la malinconia dell’estate passata.
E quando non riusciremo più a trovarli in commercio freschi, abituiamoci a quelli secchi… ma di questo vi parlerò molto presto…
Alcune curiosità sui fichi.
Sapete che sembra che l’albero di fico sia strettamente legato alle origini di Roma? Pare infatti che la cesta contenente Romolo e Remo, destinati a morire, non fosse stata trascinata dalla corrente del Tevere straripato, ma si fosse arenata miracolosamente in un’insenatura fangosa, proprio sotto un fico selvatico. E all'ombra di questo fico la lupa nutrì i due gemelli figli di Marte e della vestale. Della pianta, divenuta sacra, si presero cura i sacerdoti del dio.
Fatto sta che gli antichi romani ne sono stati sempre ghiotti ed arano soliti mangiarli come antipasto insieme a sale, aceto e a una specie di salsa di pesce
Sapete che i fichi in realtà non sono dei frutti ma delle infiorescenze carnose ricoperte da un involucro che al loro interno racchiude tanti piccoli fiori? I veri frutti del fico sono quelli che invece noi reputiamo semi.
I miei consigli su come consumarli.
Per eccellenza al naturale.
Da soli come merenda o colazione.
In macedonia con altri frutti dolci. Provate insieme a banane e mandorle. Fibre, calcio ed energia!
In insalata con rucola e finocchi. Provate ad esempio la mia ricetta su Veggie Channel.
E poi per le nostre ricette dolci senza la necessità di aggiungere zucchero.
Come questo squisito budino di fichi e mandorle.
Per farne una torta soffice e naturalmente dolce.
Per una crostata sfiziosa insieme ai semi di girasole.